PECHINO, LA CAPITALE RISCHIA DI RESTARE A SECCO
La capitale della Cina è senz’acqua. Oltre la crisi del latte contaminato, le autorità cinesi si ritrovano ad affrontare una delle più gravi emergenze idriche degli ultimi anni. Trecento milioni di metri cubi d’acqua saranno pompati a Pechino dalla vicina provincia di Hebei, anch’essa estremamente arida. «Si tratta di un trasferimento d’emergenza - recita il comunicato dell’ufficio dell’acqua di Hebei - le risorse sono particolarmente scarse».
I responsabili del progetto «Diversione delle acque Nord-Sud», alla guida dell’operazione, ritengono che dopo una stagione insolitamente piovosa «Hebei abbia acqua a sufficienza per rifornire Pechino». L’acqua sarà pompata fino a marzo 2009, attraverso un canale di 309 km costruito in occasione dei Giochi olimpici per scongiurare di eventuali crisi.
Pechino, con i suoi 16 milioni di abitanti, nel 2007 ha usato tre miliardi e mezzo di metri cubi d’acqua, la maggior parte dei quali provenienti proprio dalle sorgenti sotterranee dell’Hebei. Nonostante le Olimpiadi si siano svolte senza problemi idrici, durante i Giochi si è registrato un incremento dei consumi d’acqua intorno al 30%, incremento di cui l’area paga soltanto adesso il prezzo. Non mancheranno polemiche: nell’Hebei autorità locali e contadini non vogliono privarsi delle loro già scarse riserve.
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