ABBANOA, L’ATO E I COMUNI: INVESTIMENTI A RILENTO
A RISCHIO IL PIANO 2004-2006
25 milioni di investimenti per l’Ato Sardegna. Questo l’ammontare del piano investimenti preparato dall’Autorità d’Ambito, che metterà in cantiere il Piano operativo 2004-2006 di Abbanoa, la società per azioni che gestisce il servizio idrico in Sardegna.
La stampa isolana, intanto, fa i conti al gestore: Unione Sarda in testa. Sono divisi per obiettivi i capitoli di spesa. Sui fondi 2004, per le reti idriche la società aveva a disposizione 427.095 euro, ma non un centesimo è stato investito. Discorso identico per i 60 milioni 502.349 euro che la spa deve destinare all'adeguamento del sistema fognario e di depurazione. Sono rimasti congelati anche i 3 milioni 80.500 euro inseriti nell'obiettivo numero 3, per la messa a norma delle sorgenti. Ancora: non è stato toccato il capitolo di spesa sugli impianti di potabilizzazione, pari a 7 milioni 110.000 euro. Infine: restano bloccati pure i 42 milioni 942.978 euro da dirottare nelle zone a vocazione turistica. Il tutto per un totale di 114 milioni 062.422 euro, per nulla utilizzati. Invece: i progetti avviati da Abbanoa valgono 75 milioni 129.183 euro, ma l'importo dei lavori ultimati si ferma a quota 20 milioni 010.728,31 euro. Vuol dire il 10,58 per cento di 189 milioni 191.605 euro, disponibili per la realizzazione di infrastrutture.
Di tutt'altro segno l'operatività dei Comuni-azionisti, sempre inseriti nel Piano triennale 2004-2006. Sugli stessi obiettivi di spesa (reti idriche e fognarie, impianti di depurazione e potabilizzazione), i soci di Abbanoa hanno appaltato 86 milioni 497.534 euro di lavori, ultimando interventi per un valore di 61 milioni 541.242,47 euro. La cifra più alta, quasi 37 milioni, è stata utilizzata per il rifacimento delle condotte di distribuzione dell'acqua, per le quali saranno investiti anche altri 47 milioni 595.946 euro. Di questi, al momento, l'Authority ne ha liquidato 28 milioni 1.219,82 euro. Quindi: nel 2004, gli enti locali avevano a disposizione 197 milioni 265.526 euro e hanno realizzato investimenti per 118 milioni 797.668,22 euro, pari appunto al 60,22 per cento. Da spendere ci sono 64 milioni 923.139,32 euro.
Non si ferma nemmeno l'Autorità d'ambito. «Ci sono gravi emergenze da fronteggiare, dobbiamo garantire la risorsa idrica a tutti i cittadini», sottolinea il presidente Gigi Piano, che ha pronto il piano straordinario. L'Ato ha recuperato 25 milioni dagli appalti al ribasso: con 8 milioni saranno ammodernati 48 depuratori; altri 12 milioni finiranno nella sostituzione dei contatori (230 mila sulle 700 mila utenze sarde). Ci sono poi 5 milioni da investire nelle tubature in quei Comuni che recuperano acqua da pozzi e sorgenti. «Rischiano la siccità», dice Piano. La spiegazione la dà l'ingegnere-capo dell'Ato, Maurizio Meloni: «Con le piogge torrenziali ma discontinue dello scorso inverno, si sono abbassate le falde acquifere, ciò rende difficile l'approvvigionamento». A rischio sono decine di Comuni: da La Maddalena a Siniscola, passando per Macomer, Pozzomaggiore, Sedini, Oristano, Uta, Samassi, Iglesias, Villaputzu, Dolianova, Capoterra e Assemini.
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