LO COMUNICA IL COMITATO ACQUA BENE COMUNE: "GLI ITALIANI PAGANO UNA BOLLETTA ILLEGITTIMA DA LUGLIO 2011"
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giovedì 31 gennaio 2013 -
Piacenza - Il Consiglio di Sato riconosce
ufficialmente che l’esito del referendum di luglio 2011 col quale gli italiani
si sono espressi a favore di una gestione pubblica dell’acqua non è stato
rispettato. Lo comunica in una nota il comitato Acqua Bene Comune
che dal giorno del referendum si batte perché il risultato venga rispettato.
IL COMUNICATO DI ACQUA BENE COMUNE
Il Consiglio di Stato: Referendum acqua non
rispettati, gli italiani pagano una bolletta illegittima da luglio 2011
Lo ripetiamo ancora una volta: abbiamo vinto, non si
possono fare profitti sull'acqua. Questa volta a darci ragione è il parere del
Consiglio di Stato sulla tariffa: le bollette che i gestori consegnano ai
cittadini sono illegittimamente gonfiate e non rispettano la volontà
referendaria espressa da 27 milioni di persone.
L'Autorità per l'Energia Elettrice ed il Gas,
incaricata di formulare la nuova tariffa all'indomani del Referendum, aveva
infatti chiesto un parere al Consiglio di Stato circa la remunerazione del
capitale investito, ovvero il profitto garantito del 7% presente nelle bollette.
Il Consiglio di Stato ha risposto confermando quanto precedentemente affermato
dalla Corte Costituzionale: dal 21 luglio 2011, data di proclamazione della
vittoria referendaria, la remunerazione del capitale investito doveva cessare
di essere calcolata in bolletta.
Quello che i cittadini hanno pagato è illegittimo e i
soggetti gestori non hanno più alibi: devono ricalibrare le bollette. Il Forum
Italiano dei movimenti per l'acqua lo dice da più di un anno e lo ha messo in
pratica con la campagna di “obbedienza civile”, con cui decine di migliaia di
persone in tutta Italia hanno ridotto le proprie bollette per contrastare la
violazione democratica..
Oggi, questa sentenza rafforza la necessità di
rispettare il referendum del 2011 e delegittima le scelte che hanno guidato
l'AEEG nella formulazione della nuova tariffa, emessa un mese fa, in cui “la
remunerazione del capitale investito” viene reintrodotta sotto mentite spoglie.
Questo nuovo evento non fa che rafforzare le ragioni
di chi vuole un servizio idrico ripubblicizzato e fuori dalle logiche di
mercato.
La mobilitazione contro la “nuova” tariffa AEEG è già
iniziata e andrà avanti fino a che non verrà ritirata nel rispetto della
volontà degli italiani, nelle strade, nelle piazze e nei tribunali.
Oggi con gioia ribadiamo: si scrive acqua, si legge
democrazia.
Piacenza24
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