venerdì 20 gennaio 2012


 Bagdad chiede più acqua alla Turchia: “Aprite le dighe dell’Eufrate”

Istanbul, 22 giugno – L’Iraq ha chiesto alla Turchia di fare filtrare più acqua dal fiume Eufrate. Bagdad sostiene infatti che i livelli di “oro blu” destinati all’agricoltura e al consumo sono arrivati ai minimi storici. Lo rende noto il quotidiano turco “Hurriyet”, citando fonti irachene.
Secondo Bagdad, la Turchia aveva assicurato che il flusso di acqua proveniente dalle proprie dighe sarebbe aumentato, soprattutto per aiutare gli agricoltori che si trovano a lavorare in un territorio ormai praticamente desertico. Ma il ministro iracheno per la Risorse idriche, Abdul Latif Rasheed, stando al quotidiano avrebbe denunciato la mancata apertura delle paratie. “Abbiamo chiesto un aumento di 500 metri cubi al secondo”, scrive in un comunicato il ministero, “Ma nulla è stato fatto”.
L’Iraq è un territorio in prevalenza desertico e non è la prima volta che con la Turchia ci sono dei problemi per quanto riguarda l’approvvigionamento di acqua. L’accusa di Bagdad è che la Turchia devia i flussi anche tramite la costruzione di dighe che rappresentano un grande potenziale per l’energia idroelettrica della Mezzaluna ma che, dall’altra parte, sta inaridendo ancora di più un territorio che ha già scompensi idrici molto forti.
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