mercoledì 18 gennaio 2012


 ROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO

IL TRIBUNALE DI CIVITAVECCHIA



ESPOSTO - DENUNCIA

Il Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Medici per l’Ambiente e la
Salute (CNCMAS - sez. Lazio)

L’Associazione Italiana dei Medici per L'ambiente (ISDE - International
Society of Doctors for the Environment - sez. Alto Lazio)

ESPONGONO

quanto segue:

- il Comune di Civitavecchia, con delibera della Giunta Regionale del
Lazio n. 521 del 14/02/1995, risulta inserito tra le aree a rischio di
inquinamento per la presenza di tre centrali elettriche situate
complessivamente, in linea d’aria, entro un raggio di circa 15 km dalla
città, un porto sede di intenso traffico navale ed il traffico stradale;

- *l’incenerimento dei rifiuti*, *la combustione dell’olio combustibile
e del carbone*, l’industria mineraria e l’uso dei pesticidi hanno una
importanza rilevante nell’inquinamento ambientale da arsenico, *non
inferiore alle cause naturali* (Guidelines Canadian Drinking Water
quality, 2006; EPA, Locating and Estimating Air Emissions from Sources
of Arsenic and Arsenic Compounds, 1998);

- il troppo frequente ricorso a deroghe sui limiti dell’arsenico
nell’acqua potabile nel comprensorio di Civitavecchia, conferma dello
stato di inquinamento da arsenico già presente in questo territorio;

- le emissioni di arsenico causate dalla combustione cinquantennale
dell’olio combustibile, emissioni che, nella centrale di Torre Valdaliga
Nord nell’anno 2002 (dichiarazione INES anno 2003) sono state di *oltre
“287 chilogrammi”*;* *

- la Valutazione di impatto ambientale per la conversione a carbone
della Centrale di Torre Valdaliga Nord, fase istruttoria, ha rilevato
che in alcune aree di Civitavecchia come Sant’Agostino, Unon influenzate
significativamente dal trafficoU, la presenza di arsenico nell’aria ha
raggiunto *_livelli medi annuali 10 volte superiori ai limiti
consentiti_*U, U*_con punte di superamento di 40 volte_*U. * *

- la Valutazione di impatto ambientale ha messo in evidenza che, in
passato, le concentrazioni di arsenico e nickel possono essere state
anche superiori e la popolazione essere stata esposta a concentrazioni
“non accettabili”. Tale situazione rappresenta un segnale di allarme da
considerare con grande attenzione;

- la combustione del carbone è associata ad un aumento del rischio di
emissioni di arsenico per il maggior contenuto di quest’ultimo nel
carbone rispetto all’olio combustibile. L’arsenico è contenuto nell’olio
in una quantità media di circa 10 - 37 μg/kg, ma può oscillare tra i <
0.2 ed i 1.630 μg/kg (Stigter, Env. Poll. 2000). L’arsenico contenuto
nel carbone mediamente non è superiore a 5.000 μg/kg, ma può arrivare
fino a *35.000.000 di μg/kg* secondo la provenienza (Stigter, Env. Poll.
2000);

- *emissioni nell’ambiente di arsenico*, in seguito alla combustione del
carbone presso la centrale di Torre Valdaliga Nord, sono dichiarate,
anche se nei limiti di legge, nella trasmissione degli elementi
integrativi ai fini del riesame dell’autorizzazione unica n. 55/02/2003,
del 24/12/2003, limitatamente agli aspetti inerenti l’autorizzazione
integrata ambientale.

CONSIDERATO

che nel rispetto del DL 3 agosto 2007, n. 152 e sue Modifiche ed
Integrazioni, DL 26 giugno 2008, n. 120, in attuazione della direttiva
2004/107/CE relativa all'arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e
gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente, nel
comprensorio di Civitavecchia l’arsenico avrebbe dovuto e dovrebbe
essere monitorizzato. I dati ottenuti avrebbero dovuto e dovrebbero
essere messi regolarmente a disposizione del pubblico.

CONSIDERATO INOLTRE

- che il rischio di avere un *_cancro ai polmoni, al fegato,
all’intestino, alla vescica, alla pelle ed al rene_* (US EPA 2003: Risk
based concentration tables, riportato nella Relazione Istruttoria della
V.I.A.) è di *_1 caso su 1.000.000 per ogni 0.4 nanogrammi per metro
cubo di aria_*;

- che l’arsenico ha *effetti acuti* quali: irritazione locale: pelle,
occhi, mucose; se inalati: tosse, dispnea, dolori al torace, laringite,
bronchite, danni all’apparato respiratorio; se ingeriti: debolezza,
disturbi gastro-intestinali, crampi muscolari, cianosi, coma,
convulsioni, paralisi, morte; neuropatie periferiche, epato e
nefrotossicità (UNEP/ILO/WHO. EHC 224. Arsenic and Arsenic Compounds);

- che l’arsenico ha *effetti cronici* quali: congiuntivite faringite,
ulcerazione e perforazione del setto nasale, iperpigmentazione e
sensibilizzazione cutanea, ipercheratosi, disturbi respiratori, anemia,
disturbi ematopoietici, danni cardiovascolari, neuropatie periferiche,
diabete (UNEP/ILO/WHO. EHC 224. Arsenic and Arsenic Compounds);

- che recenti studi hanno messo in evidenza che *l’arsenico, anche a
dosi molto basse *quali quelle presenti nell’acqua potabile,
*rappresenta una importante minaccia per la salute delle popolazioni
*(Hamilton, EHP, 10/2007). Dosi molto basse di arsenico hanno effetti
negativi su recettori ormonali fondamentali quali quelli dell’acido
retinoico e degli ormoni tiroidei (Bodwell, JCRT, 12/2006). In passato
era già stata provata la possibilità di questi effetti negativi sui
recettori degli estrogeni e del testosterone. I recettori cellulari
ormonali ricevono dei segnali specifici dagli ormoni ed innescano una
risposta cellulare indispensabile per la vita. L’arsenico è capace di
interferire negativamente sull’attività recettoriale ormonale (endocrine
disruptors) e minare un normale sviluppo dell’essere umano;

- *che l’esposizione all’arsenico durante la gravidanza può causare dei
cambiamenti nell’espressione genetica che possono condurre al cancro e
ad altre malattie croniche anche dopo decenni *(Ruchirawat, PLoS
Genetics, 11/2009);

- *che nell’ottobre 2006, presso questa Procura, è stato presentato un
esposto da parte di comitati e cittadini _sull’obbligo dello screening
per l’arsenicosi cronica in tutti coloro che avevano lavorato,
lavoravano e che avrebbero lavorato nell’area di Sant’Agostino, per la
presenza di arsenico nell’ambiente_, nel rispetto del D.L 626 in
relazione all’obbligo del controllo in tutti i lavoratori a rischio di
esposizione ai carcinogeni;*

i sottoscritti

VOLGONO ISTANZA

al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia di
verificare se nei fatti esposti ricorrano ipotesi di reato*.* In caso
affermativo, di procedere nei confronti dei responsabili anche con
provvedimenti di natura cautelare a tutela della salute della
popolazione e dell’ambiente e per ripristinare la legalità eventualmente
violata.

Chiedono di essere avvertiti di eventuali richieste di archiviazione per
esperire i rimedi consentiti dal codice di procedura penale.

Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Medici per l’Ambiente e la
Salute (CNCMAS – sez. Lazio)

Associazione Italiana dei Medici per L'ambiente (ISDE - International
Society of Doctors for the Environment - sez. Alto Lazio)

Civitavecchia, lì 09/03/2009

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