giovedì 19 gennaio 2012



ALEMANNO A FEDERUTILITY: “AGGREGAZIONI SOLO SU BASE INDUSTRIALE. ACEA-SUEZ? ANCORA SI STUDIA”




Rispondendo ai giornalisti presenti all’assemblea di Federutility, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno ha posto una serie di quesiti chiave per le utilities e per la stessa Acea, chiedendo a Federutility di dettare dei criteri di riferimento: "Che atteggiamento devono avere le realtà locali? Si va verso grandi concentrazioni? Verso un campione nazionale? Verso alleanze internazionali? E come evitare colonizzazioni?". Rispetto ai livelli di presenza degli enti locali nelle utility, ha affermato: "Bisogna mantenere saldamente la maggioranza dei pacchetti azionari - si è chiesto Alemanno - o passare a quote più ristrette?".
Secondo il sindaco di Roma, nel tempo, "il sistema italiano si è mosso con grande incertezza" e si è passati "dalla moda delle privatizzazioni a tutti costi a quella in cui è cresciuto il capitalismo municipale e sono nate vere e proprie holding", alcune delle quali grandi proporzioni e operanti in molti settori diversi. In questo senso, ha proseguito Alemanno, "credo che ci sia stata un'invasione di campo, spesso a gamba tesa, degli enti locali, in settori che niente hanno a che fare con gli enti stessi". Sul caso specifico di Acea e delle possibili integrazioni con i francesi di Suez Gaz de France, ha affermato che "il tema delle sinergie non sarà all'ordine del giorno del prossimo Cda" dell’Acea. Gli azionisti stanno facendo le proprie valutazioni". In questo senso, ha fatto sapere il primo cittadino della Capitale, un incarico è stato dato in qualità di advisor a Rothschild e Mediobanca.
"Su Acea - ha detto Alemanno nel suo intervento all'assemblea della federazione - si ragiona in relazione a possibili sinergie tra rete elettrica e rete gas. Devo dire che le esperienze di successo in giro per il mondo non sono tantissime. Quello che conta, è che a monte ci sia un ragionamento di carattere industriale per poter avere delle 'best practice' sull'integrazione delle reti, sul rapporto tra produzione e reti, per ragionare sui rapporti con i grandi player internazionali".

HERA, COFFERATI: “L’INTEGRAZIONE PIU’ EFFICACE CON ACEA”

L'attuale sindaco di Bologna Sergio Cofferati rilancia l'ipotesi di un'aggregazione tra Hera e Acea. All'approssimarsi della scadenza del suo mandato il primo cittadino ha esordito a margine dell'assemblea dei soci dell'utility: «L'integrazione più efficace è con Acea, anche per i mercati di sbocco». Il sindaco non ha risparmiato anche una stoccata sulla fusione non ancora avvenuta allora tra Iride e Enia, parlando di una «fase di grande sofferenza».
I soci di Hera, nel frattempo, hanno approvato il bilancio 2008 e la distribuzione di un dividendo da 0,08 euro. Il presidente Tomaso Tommasi di Vignano ha poi auspicato una crescita del margine operativo lordo anche per il 2009.




ACEA: APPROVATO BILANCIO 2008 E MODIFICHE STATUTO. ORA DOSSIER GDF

Si svolgerà l’8 maggio il cda di Acea che molto probabilmente dovrà esaminare il nuovo piano di alleanza con Gdf-Suez. Proprio in questi giorni, il delicato dossier affidato alle cure dell’advisor Mediobanca avrebbe recepito le richieste dei soci d’Oltralpe, che detengono il 10% della utility capitolina. Il Comune di Roma, ha annunciato nei giorni scorsi Francesco Gaetano Caltagirone (socio con il 7,5%), «sta discutendo una proposta fatta dai francesi. Non voglio entrare in decisioni interne all’Acea: se è nell’interesse della società e dei suoi azionisti, ben venga, altrimenti no».
Intanto l'assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2008 chiuso con un utile netto di gruppo in aumento del 13,6% a 186,3 milioni di euro. Via libera anche alla distribuzione di un dividendo di 0,657 euro per azione, con stacco cedola il 18 maggio e pagamento il 21 maggio. Il Comune di Roma, che ha in portafoglio una quota di controllo del 51%, incassera' un dividendo di 71 milioni.
I soci hanno anche approvato, in seduta straordinaria, l'adeguamento dello statuto alle nuove norme sulla governance delle societa' con partecipazione dello Stato o di enti pubblici. Le modifiche sostituiscono, spiega la relazione del cda agli azionisti, ''la nomina diretta di alcuni componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale con un'estensione del meccanismo del voto di lista alla nomina dell'intero consiglio, preservando i diritti delle minoranze di nominare il numero di consiglieri e sindaci alle stesse attribuiti dall'attuale statuto''.




www.federutility.com

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