sabato 7 gennaio 2012



La Privatizzazione dell'acqua in Inghilterra e nel Galles 


Introduzione

Per vedere quali sarebbero le conseguenze della privatizzazione del servizio idrico dobbiamo semplicemente andare a vedere che cosa è successo in Inghilterra e nel Galles. Nel 1989 in questi due Paesi il servizio idrico e quello fognario  sono stati privatizzati. A quel tempo la privatizzazione venne presentata come il fiore all'occhiello del programma di privatizzazioni da parte del governo Thatcher. Anche in termini di privatizzazione di un servizio pubblico locale rappresentava un evento  senza precedenti. In altri paesi in cui il servizio idrico era stato privatizzato, esso riguardava  concessioni  o licenze di gestione in cui l'appaltatore privato assumeva tutti i ricavi derivanti dal servizio idrico, remunerava il costo del funzionamento e della manutenzione  di esso e conservava l'eccedenza tra ricavi e costi come profitto. La Gran-Bretagna è stato l'unico paese ad avere  trasferimento completamente al settore privato la proprietà sia il sistema fognario che di quello di distribuzione dell'acqua. (1) 

(a) Privatizzazione del servizio idrico

Il piano per la privatizzazione del servizio  idrico in Inghilterra e nel Galles  venne avanzato dal governo Thatcher per la prima volta nel 1984, ma fu immediatamente abbandonato dopo che venne sollevata una protesta popolare contro di esso. Tale piano venne ripreso poco tempo dopo a seguito delle Elezioni Generali del  1987. (2) Nel 1989, i dieci enti erogatori  regionali unitari  del servizio idrico ( Regional Water Autorities RWAs) in Inghilterra ed nel Galles furono privatizzati. Create nel 1974 le RWAs avevano ciascuno di essi la competenza di una precisa zona rappresentata da un determinato bacino fluviale; ciascuna RWA aveva  la responsabilità esclusiva sulla qualità dell'acqua, sul rifornimento idrico e sul servizio di depurazione delle acque. (3) La Legge sull'acqua (Water Act) del 1988 ha prima trasformato le RWA in aziende private e poi le ha messe in vendita . Queste nuove imprese  divennero proprietarie dell' intero sistema delle acque nonchè dei beni delle vecchie RWAs. 
La Legge dell' 88 ha dato loro in esclusiva la concessione del servizio di depurazione e di distribuzione per 25 anni, proteggendole  da ogni possibile concorrente. Ciò ha generato un sistema di monopoli privati. Il governo ha intrapreso poi un certo numero di iniziative per aumentare il profitto di queste aziende. 
Ha ammortizzato tutti i debiti delle imprese idriche prima della loro privatizzazione,  per un valore complessivo superiore ai 5 miliardi di sterline. 
In più, venne concessa loro un'ulteriore "dotazione verde" `di 1.6 miliardi. 
Il governo inoltre mise in vendita le aziende con uno sconto notevole,  il 22% in meno rispetto al loro reale valore di mercato. (4) In aggiunta a ciò l'amministrazione Thatcher ha concesso loro un regime molto generoso di fissazione delle tariffe, ed è stato stabilita anche in loro favore una esenzione fiscale speciale in relazione alle tasse sui profitti. (5) Esse ebbero anche l'autorizzazione virtuale a stampare moneta, cosa che naturalmente sfruttarono al massimo. Gli abusi furono così evidenti che persino il  Daily Mail quotidiano che da sempre sostiene i Tories ha denunciato, definendo la privatizzazione dell'acqua come “il più grande  furto legalizzato  nella nostra storia".

(6) Esaminiamo  ciò che  è accaduto durante gli anni che seguirono la privatizzazione. 

Aumenti dei prezzi 

L'effetto più rilevante della privatizzazione per gli utenti del servizio è stato l'aumento drammatico della tariffa. In media, i prezzi sono aumentati  oltre il 50% durante i primi 4 anni. I primi 9 anni hanno prodotto un aumento del 46% in termini reali, al netto dell' inflazione. (7) Nel corso dei successivi cinque, fino a 2009, le fatture dell' acqua sono aumentate in media del 18 % (8). Tali bruschi aumenti hanno colpito duramente le famiglie con una su cinque indebitate nei confronti della loro azienda idrica. (9)

Profitti 

Quando la fattura dell' acqua viene suddivisa nelle sue relative componenti, si può notare che i profitti di gestione, che sono più che raddoppiati da quando c'è stata la privatizzazione, rappresentano quasi per intero tale aumento. (10) C'è quindi un rapporto diretto fra la crescita dei profitti dei gestori privati e  gli aumenti delle fatture dell' acqua. I profitti prima delle tasse si sono raddoppiati durante il primo anno di privatizzazione e sono aumentati del 142% in termini reali in otto anni. (11) Fra 1990/91 e 1997/98 i profitti prima delle tasse delle dieci aziende dell' acqua e delle fognature sono aumentati del 147% con i prezzi dell'acqua e del servizio di fognatura che sono aumentati rispettivamente del 42 e del 36 % (12). Nel 1996 i clienti delle dieci aziende regionali delle acque e fognature  hanno pagato fino a 93 sterline ciascuno per i dividendi degli azionisti. La fattura media della North West Water' è di 222 sterline, di cui 93, ovvero il 42%  destinato a remunerare i dividendi degli azionisti. Nella regione  del sud ovest dell'Inghilterra, gli utenti del servizio idrico pagano  una media di 77 sterline (29%) per i dividendi della Severn Trent, mentre gli utenti della Wessex Water  pagano mediamente 60 sterline (25%) della loro fattura dell'acqua per i dividendi degli azionisti. (13) Anche se  questo regime è stato creato da un governo conservatore, la redditività dalle imprese di gestione dell' acqua è continuato incessantemente anche durante il governo del New Labour Party. Nell'ottobre 2003 la commissione della camera dei Comuni sull'ambiente, il cibo e gli affari agricoli   ha precisato  che: " Mentre i profitti operativi e i dividendi (nel settore idrico ) sono in discesa (in tutto il mondo) a partire dagli anni 90, i dividendi delle imprese idriche inglesi  continuano a crescere ed il Financial Times, che ha analizzato le performances di tutti gli indici di borsa, ha  sottolineato come le imprese di questo settore abbiano fatto registrare un +58% negli ultimi due anni." (14) In Gran-Bretagna i margini di profitto delle imprese di gestione dell'acqua  sono in genere tre o persino quattro volte maggiori dei margini delle stesse imprese in Francia, in Spagna, in Svezia, o in Ungheria. 

Un investimento esagerato 

Uno dei metodi che le aziende di gestione dell' acqua hanno usato per aumentare le tariffe e fare crescere i loro profitti è quello di fare lievitare il livello degli investimenti richiesti per poter effettuare la manutenzione della loro rete. Così le spese per gli investimenti sono costantemente superiori rispetto alla spesa effettiva, la quale cosa genera un'eccedenza di capitale che viene incamerata derubricandola tra i profitti. Prima della privatizzazione il livello degli investimenti nel settore idrico  stava crescendo in modo esponenziale, raggiungendo il suo picco negli anni 1991-92. Gli investimenti previsti dalle aziende di gestione hanno determinato il livello della tariffa del servizio,  tariffa che è rimasta ancorata su tale livello. 
Ciò che è realmente è accaduto è che il livello degli investimento si è stabilizzato fino ad arrivare a diminuire. (15) Un certo numero di aziende poi ha deliberatamente tagliato i programmi di investimento, impiegando il risparmio così  ottenuto per realizzare o incrementare i profitti conseguiti. Un esempio di ciò è rappresentato dal caso della Southern Water, la quale ha  presentato un programma di investimenti per una serie di impianti di depurazione che non sono mai stati realizzati. (16) 
Un altro esempio è dato dalla  Yorkshire Water che ha pensato di evitare la spesa di 50 miliardi di sterline per il trattamento delle acque reflue, poichè il governo conservatore le aveva promesso di ridefinire come "mare aperto" le acque costiere antistanti la città di Hull  , in cui le acque reflue non trattate avrebbero potuto essere scaricate, anziché come "estuario", in cui invece le acque reflue rilasciate devono necessariamente  essere pretrattate. (17)

 Differenziazione 

Uno dei motivi che hanno causato un'enorme accumulazione di capitale da parte delle aziende di gestione dell'acqua  era  rappresentata dalla impossibilità  per loro  di potersi espandersi internazionalmente e/o in altri settori. Esse hanno quindi usato il capitale dall'industria dell' acqua per assicurare  prestiti che ne avrebbero dovuto finanziare l'espansione. Tuttavia, la maggior parte di queste intraprese sono state infruttuose ed hanno lasciato le aziende di gestione dell' acqua con un livello di indebitamento elevato. 

Concentrazione di proprietà 

Uno dei claim ideologici sostenuti dalla politica delle privatizzazioni è che queste producono  concorrenza. Tuttavia, come abbiamo mostrato, le aziende di gestione dell' acqua create nel 1989 erano tutti monopoli privati. Da allora l'industria dell' acqua è stato ancor più monopolizzata con una concentrazione crescente di proprietà. Inizialmente le dieci aziende di distribuzione dell'acqua e  di depurazione delle acque reflue, le ex RWE, sono state protette per un periodo di cinque anni dal governo Thatcher, attraverso il possesso da parte di quest'ultimo della "golden share". Tuttavia, le quattordici aziende idriche   più piccole  rappresentavano un  possibile ed immediato obbiettivo di scalata. Attualmente queste ultime sono tutte possedute da multinazionali, essenzialmente dai primi  tre  gruppi francesi Vivendi,  SAUR e da Suez-Lyonnaise. La metà delle aziende di depurazione delle acque reflue è stata inoltre comprata dalle aziende multinazionali. Due ora sono possedute da aziende  statunitensi, una da un'azienda francese e un'atra ancora  da un'azienda scozzese. La più grande di queste, la Thames Water, è stato comprata da un'azienda tedesca  la RWE. Tutte queste imprese acquirenti, tranne una, sono società già attive nel mercato dell' energia, che desideravano di espandersi nel settore dell'acqua. (18) 

Stipendi dirigenziali

La privatizzazione ha inoltre  causato un aumento vertiginoso dei premi,  degli stipendi e delle indennità che i dirigenti delle aziende di gestione dell' acqua si sono assegnati. In un periodo di sette anni il valore reale dello stipendio pagato al più alto direttore è aumentato fra il 50 e il 200%  per la maggior parte di questi. (19) 

(b) L'impatto della privatizzazione 

Se la privatizzazione dell'acqua ha rappresentato una  miniera d'oro per il mercato dei servizi locali, il corollario è che è stato che essa ha rappresentato un vero disastro per gli utenti, per l'ambiente e per tutti i lavoratori del comparto idrico. 

Occupazione 

Dopo quella degli utenti, la categoria che più direttamente ha subito gli effetti negativi della privatizzazione del servizio idrico è quella degli operai.  Questi hanno visto le loro condizioni lavorative peggiorare in modo costante e continuo, attraverso le eccedenze. Dal 1900 ad oggi il numero degli operai impiegati dal comparto idrico si è ridotto del 21,5 %, passando agli attuali a 8.599 (20).

Distacchi dal servizio e sanità pubblica

 La privatizzazione inoltre ha causato un brusco aumento nel numero delle famiglie che hanno subito loro malgrado il distacco del servizio dal servizio idrico.
 Complessivamente il numero dei distacchi è triplicato durante i primi 5 anni, con 18.636 famiglie distaccate nel 1994. (21) La conseguenza di questi distacchi è stata un profondo deterioramento nella salute delle famiglie più povere e in generale nella sanità pubblica. Nel 1992 ci fu un aumento nel numero dei casi di dissenteria riscontrati in tutti i principali sobborghi inglesi, fatta eccezione per Londra. (22) Uno studio del 1996 condotto da Save The Children ha scoperto che le famiglie a basso reddito in media stavano spendendo il 4%  del loro budget settimanale per l'acquisto di acqua. Questo studio ha evidenziato inoltre le misure a rischio per la salute  che queste  famiglie hanno adottato per conservare l'acqua nonchè la correlazione fra i distacchi in questione e le percentuali crescenti relative ai casi di dissenteria. (23)

Deterioramento del servizio

 Un'altre delle ragioni sostenute a favore della privatizzazione era che essa avrebbe condotto ad un aumento degli investimenti  e ad un miglioramento del servizio. Tuttavia, come abbiamo già detto, le aziende di  gestione dell'acqua, per aumentare i  profitti, hanno ridotto gli investimenti al minimo. Questo fatto assieme  alla riduzione del numero del personale ha condotto ad un deterioramento del servizio idrici  in molte aree del paese. 

La rete idrica

 L' inadeguato livello degli investimenti ha condotto ad un grave deterioramento delle  condutture idriche. Fra il 1993 e il 1998 le condutture idriche iscritte nella categoria definita “in stato sfavorevole„  sono aumentate dal 9 all'11 %. Ciò ha corrisposto ad un valore di 0.78 miliardi di sterline di tubi che sono entrati in questa categoria. (24) Nel 1998  uno studio accademico ha concluso che la rete idrica sotterranea “ si stava deteriorando più velocemente di quanto si stesse  rinnovando.   

Qualità dell'acqua 

Una conseguenza della gestione fallimentare da parte delle società idriche, nel loro tentativo di mantenere la rete  in efficienza è stata che si è avuto un notevole  peggioramento nella qualità dell'acqua erogata. Uno studio condotto dall'Ispettorato dell'Acqua Potabile (DWI) ha segnalato nel 1998 che vi erano delle gravi carenze nel servizio espletato dalle società di gestione ed inoltre una sostanziale debolezza nella capacità dell'ispettorato dell'acqua potabile di fare rispettare le norme previste.
 Su cinque parametri chiave: il nitrato, il ferro, il piombo, il PAH ed altri antiparassitari, meno dell' 80 per cento delle zone considerate erano incluse. 
Il numero delle "contaminazioni gravi" `non è diminuito durante i primi sei anni di privatizzazione. (26) Nel marzo 1997 ci fu lo scoppio di un grave focolaio di infezione di cryptosporidiosis  nel nord di Londra, durante il quale la popolazione fu avvelenata. (27) 

Siccità 

I fallimenti della privatizzazione si mostrano più nitidamente nel corso della siccità del 1995. Mentre una pesante penuria di acqua esercitava una forte pressione su tutti i servizi, le scelte delle aziende idriche privatizzate hanno reso gli effetti di questo grave evento molto più pesanti di quello che avrebbero potuto essere. 
Questo perchè  i gestori  avévano scelto di ridurre gli investimenti  per poter distribuire agli azionisti la differenza come dividendi; in conseguenza di ciò la carenza  di acqua si fece sentire molto di più di quanto avrebbe potuto, in modo particolare nello Yorkshire. In un rapporto redatto l'anno seguente  OFWAT, l'autority competente a vigilare sulla gestione delle varie imprese idriche private, sostenne che il fallimento del servizio idrico icapace di assicurare un rifornimento certo e continuo così come il controllo delle perdite e le infiltrazioni nella rete idrica degli scarichi fognari, fossero direttamente collegate alla politica di distribuzione dei dividendi dell'azienda. (28)  La mancanza di acqua nello Yorkshire fu così grave che la Yorkshire Water  dovette assumere una flotta di cisterne per portare quotidianamente l'acqua dai bacini idrici delle aree limitrofe  . Anche il Natale seguente , diverso tempo dopo che la siccità si era conclusa, alcuni utenti della città di Halifax dovettero raccogliere l'acqua dalle fontane. L'altro fattore che aggravò la siccità fu il livello di cinismo diffuso tra la popolazione, nei confronto delle aziende di gestione dell' acqua. Di conseguenza gli appelli da queste diffusi e diretti alla cittadinanza, circa la necessità di non sprecare l'acqua, vennero completamente ignorati. La gente era meno disposta a fare sacrifici per risparmiare la risorsa quando ha capito che i privati  la stavano sfruttando. Ciò era in netto contrasto con quanto era accaduto durante la precedente grave siccità, quella del 1976, quando la gente  rispose molto attivamente agli appelli dagli Enti erogatori dell'acqua pubblica, tanto da avere un risparmio di acqua pari al  25 % (29).

 Ambiente ed inquinamento

 La privatizzazione del servizio idrico ha inoltre  avuto notevoli conseguenze negative per quanto riguarda l'ambiente. Basti pensare che le aziende di  gestione dell'acqua sono responsabili di 1 su 5  dei più gravi casi di incidente ambientale registrati negli ultimi anni a partire dalla privatizzazione. (30) In una lista pubblicata dall'Agenzia dell'Ambiente nel 1998, le filiali di Vivendi, il Suez-Lyonnaise e di Enron sono state classificate rispettivamente come il secondo,  il terzo ed il quarto peggior inquinatore   di tutta la Gran-Bretagna. Le società inserite in questa lista vengono classificate in base all'ammontare delle multe che sono state elevate nei loro confronti dai vari tribunali, in conseguenza di gravi incidenti di inquinamento ambientale. Tuttavia queste multe sono state estremamente "lievi" se rapportate alla ricchezza complessiva  di queste aziende. La  Wessex Water, la filiale inglese della Enron'  nel comparto idrico, ha dovuto pagare complessivamente nel 1998 una somma pari a 36,500 sterline. Essa venne  multata solamente per  5,000  sterline con un  costo di 500 per lo scarico di galloni di  liquami fognari non trattati in un porticciolo del Dorset, durante le vacanza del mese di agosto! Tutte le aziende idriche violano sistematicamente le leggi ambientali e come i profitti, i dividendi e le fatture crescono, la stessa cosa fanno gli incidenti di inquinamento. Fra 1997 e 1998 tutte le dieci  principali le aziende di gestione dell' acqua sono state riconosciute dai tribunali colpevoli di violazione delle leggi ambientali . Nel 1998, l'Agenzia dell'Ambiente ha perseguito con successo otto su dieci delle aziende di gestione delle acque e delle fognature in Inghilterra e nel Galles, per complessivamente 22 violazioni legate alla normativa  sull' inquinamento delle acque. (31)

Conclusioni

 In Gran-Bretagna le conseguenze della privatizzazione dell'acqua sono state interamente peggiorative. 
Vi è stato un trasferimento voluminoso di ricchezza dal lavoro al capitale attraverso il taglio di numerosi posti tra i lavoratori impiegati nel comparto  dell' acqua, oltre ad un aumento esponenziale delle fatture per gli utenti del servizio. 
Le difficoltà  legate al  pagamento delle bollette dell'acqua sono state spostate interamente sulle famiglie più povere.
 La sanità pubblica si è deteriorata, mentre l'inquinamento dell'ambiente è aumentato. 
Sostenere che la privatizzazione abbia generato  un a maggiore concorrenza e quindi un miglioramento dell'efficienza del servizio è stato provato corrispondere al falso. La qualità del servizio idrico è diminuita attraverso la riduzione del personale lavorativo e la minimizzazione degli investimenti da parte delle imprese private di gestione. Invece della concorrenza si è verificato un aumento dei monopoli privati e una maggiore  concentrazione  di proprietà. 
L'industria dell' acqua non  viene più  fatta funzionare come un servizio pubblico ma come una normale attività privata  le cui uniche priorità sono quelle di fare crescere i profitti e di distribuire i dividendi agli azionisti. 

Note 

1) David Hall - “acqua in mani pubbliche„ PSIRU, giugno 2001. 

2) "Assetati di profitto" edizione 276 „ della  socialist review luglio-agosto 2003.  

3) Emanuele Lobina e David Hall - “La privatizzazione inglese dell'acqua - a briefing„, febbraio 2001. 

4) Jenkinson, & T.; Mayer, C. (1994) i costi della privatizzazione nel Regno Unito e in Francia, in Bishop, M. Kay,  J & Mayer, C. (eds.)  "Privatizzazione e risultato economico" New York, stampa dell'Università di Oxford, p.294. 

5) Colin Green - “Le lezioni dalla privatizzazione dell' industria dell' acqua e delle acque di scarico in Inghilterra e nel Galles„, dicembre 2000. 

6) Daily Mail 11/07/94. 

7) OFWAT Un memorandum  18 marzo 1998 -I costi futuri dell'acqua e delle acque di scarico 2000-05.

8) "Le fatture dell'acqua affrontano aumenti crescenti" BBC  News online 2/12/04.

9)"Attenzioni sull'aumento dei costi dell'acqua" BBC News Online 12/06/04.

10) OFWAT 1999 Bozza di determinazione- I costi futuri dell'acqua e delle acque di scarico 2000-05.

11)Commissione Selezionata  della Camera dei Comuni sul settimo rapporto sull'Ambiente 199-200: I prezzi dell'acqua e l'ambiente HC 597 14 Novenbre 2000 (HOCSCE7).

12) Colin Green - "Le lezioni sulla privatizzazione delle acque di scarico e sull'industria dell'acqua in Inghilterra e nel Galles Dicembre 2000.

13) Water Watc - I dividendi delle società di gestione dell'acqua; Water Watch sostiene che i cittadini pagano troppo per i privilegi delle grandi società private di gestione del servizio idrico WaterWatch Agosto 1997.  

14)  Eamonn McCann  - “Are we drowning in sea of GoCO double speak?” Belfast Telegraph. 12/08/04

15)  Jean Shaoul - Water Clean Up and Transparency: The Accountability of the Regulatory Process in the Water Industry, A Public Interest Report, Dept of Accounting and Finance, Manchester University, 1998. p.19)

16)  BBC Water Week March 1998 

17)  Shaoul, 1998, p. 20

18)  Lobina & Hall, 2001

19)  House of Commons Select Committee on the Environment Seventh Report 1999-200: Water Prices and the Environment HC 597 14 November 2000 (HOCSCE7)

20)  David Hall and Emanuele Lobina   -  Public Sector Alternatives To Water Supply And Sewerage Privatisation: Case Studies in International Journal of Water Resources Development, Vol 16, No.1, 35-55, 2000

21)  “Domestic disconnections for non-payment of bills - England and Wales” from 1989/90 to 1997/98 (DisconnectionReport9899.pdf, p. 54)

22)  House of Commons Official Report, 10 December 1993 ; Vol. 234, c. 395.

23)  “Water tight – the impact of metering on low-income families” Save the Children, 1996

24)  HOCSCE7

25)  Shaoul, 1998, pp. 33-34

26)    Ibid. p. 27

27)  Lobina & Hall, 2001

28)  “UK’s Ofwat says Yorkshire Water dividend policy “should not impair” business”, AFX News: 20 Jun 1996

29)  Green, 2000

30)  Ibid.

31)  Environment Agency, 1998



tratto da www.socialistdemocracy.org
Traduzione a cura di claudio meloni


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