venerdì 6 gennaio 2012

LA GESTIONE DELL'ACQUA PER VEOLIA, SFIDA IN CAMPAGNA ELETTORALE?


Almeno quattro liste su otto tentano di rimettere in discussione lo stato attuale delle cose che riguardano la convenzione di gestione con cui Veolia  distribuisce acqua. Per primi, i verdi che hanno offerto un posto sulla loro lista a Christophe Mongermont, sindicalista furiosamente contrario alle pratiche della multinazionale. Perché la gestione dell'acqua può diventare una sfida della campagna? Tentiamo di capire.

Richiamo. Nel 2004, il municipio ha affidato la convenzione di gestione del servizio idrico a Veolia. Quest'ultima scade nel 2014. Un tesoretto per la multinazionale e, secondo la maggioranza, una buona operazione a livello di qualità e di prezzo per gli utenti. Perché il tema è riapparso queste ultime settimane nelle riunioni pubbliche, nei programmi e nelle dichiarazioni dei vari candidati? Perché i verdi, il modem, la lista LCR/Breizhistance e quella che difende i diritti  degli operai vogliono rilanciare il dibattito sulla questione?

La delegazione, una scelta politica


Sindicalista di Force Ouvriere, da lungo tempo dipendente di Veolia, Christophe Mongermont conduce una battaglia contro la multinazionale. La sua battaglia. Il fatto che Nicole Kiil-Nielsen, capolista  dei verdi, gli abbia chiesto di  unirsi alla sua lista appare essere una scelta che rientra in un quadro di normalità: nel 2004 al consiglio comunale, aveva già votato contro il rinnovo del contratto a Veolia. Mongermont vuole la fine della delegazione della gestione dell'acqua. “La delegazione è un abbandono delle responsabilità politiche. „
Consultando una relazione della Corte dei conti, sorpresa!  Ci si è accorti che Veolia fatturava alla Ville di Rennes, sotto la colonna dei costi, i salari che la multinazionale versa ai suoi dipendenti. La Comunità quindi paga già i dipendenti di Veolia, per cui non dovrebbe essere proprio assurdo,  non è un ostacolo secondo Mongermont,  riassumerli come dipendenti comunali.
Il sindicalista esige un  audit indipendente. Egli si basa sulla relazione d'esame del resoconto finanziario da parte della Corte dei conti che ha rivelato numerose anomalie. Troppi elementi sono fatturati alla Comunità senza che questa vi presti attenzione.“Numerose spese erano senza relazione diretta con l'acqua ed la depurazione. „

Come a Bordeaux
Se la multinazionale viene presa in fallo, la Comunità è legittimata a rompere la convenzione di gestione che scade nel 2014, e a chiedere di recuperare le somme pagate in eccedenza. Alla fine degli anni 90, “alcuni investimenti che non sono stati realizzati da Veolia, sono stati pagati dalla Comunità. Rennes non ha mai chiesto conto di queste somme. Ciò non ha destato l'interessamento di nessuno. „ Ed il rappresentante della lista “Rennes verde ed indipendente„  cita il caso di Bordeaux , dove la comunità ha spinto la multinazionale a rendere il denaro non investito  nel servizio pubblico.
Insomma, ciò che desidera Mongermont è che la città di Rennes metta un termine al contratto con Veolia e che venga creato un organismo comunale di controllo sul gestore. Vantaggi: “Il prezzo dell'acqua sarebbe meno elevato, inoltre ci sarebbe più di un controllo nella gestione  negli investimenti. „

Apertamente sospettoso in relazione ai metodi usati da Veolia per preservare le sue posizioni, Mongermont chiama ad un dibattito pubblico prima delle elezioni  la multinazionale e gli eletti della maggioranza. La lista “Rennes verde ed indipendente„ lo segue. Il modem annuncia anche un dibattito sulla questione per 13 febbraio. Valérie Faucheux (“Rennes a sinistra„) e Carine Weber (lista  per i diritti degli operai) si sono già esplicitamente  espresse per la fine della delegazione della gestione dell'acqua.
Il controllo dei finanziamenti pubblici, problematiche ambientali, il rischio per le famiglie degli operai impiegati da Veolia, a Rennes l'acqua potrebbe essere vero oggetto di dibattito. Potrebbe.



Nicolas Auffray
Commenti
Affidare la gestione di un bene collettivo come l'acqua ad un'impresa privata è propriamente scandaloso. Mentre le risorse idriche si rarefanno sul pianeta, una gestione privata pensa soltanto a  fare profitti: al contrario, l'interesse degli azionisti di Véolia risiede in un aumento del fatturato, dunque nel consumo.
Delanoë fa della ripubblicizzazione dell'acqua a Parigi un punto inevitabile per ogni eventuale negoziato, in particolare con il modem. Il candidato socialista della municipalità di Poitiers mette come bandiera di un futuro municipio socialista (in posto dal 1977) il rifiuto di abbandonare al privato la gestione dell'acqua. Henri Emmanuelli nel dipartimento del Landes ha portato l'appoggio del Consiglio generale ai comuni che desiderano ripubblicizzare.

A Rennes, sono i Socialisti ed i comunisti che hanno difeso il rinnovo del contratto a Véolia, argomentando  una maggiore efficacia  del privato…
Scritto con: R. Mercader | 12.02.2008
Articolo molto interessante. Mi permetterò di completarlo indicando soltanto Véolia gestisce anche il trattamento dei rifiuti su Rennes la Metropoli. Con la stessa conseguenza rilevata da Mercader nel suo commento sulla gestione dell'acqua: più ci sono rifiuti, meglio è per Netra-Onyx, la filiale di Véolia che tratta i nostri rifiuti, e ciò non fa che peggiorare la tassa di raccolta dei rifiuti domestica. Nei due casi, tassa sui rifiuti e fattura dell'acqua, sono sempre gli abitanti del comune  che finanziano i dividendi degli azionisti di Véolia. Senza parlare del costo ecologico collettivo: sempre più rifiuti,  maggiore consumo d'acqua.
Scritto con: Fiore Tristan | 14.02.2008

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