domenica 15 gennaio 2012


 FIORISCONO I COMITATI CONTRO 
ACEA ATO 5 SPA


Frosinone: L'azione del Coordinamento per l'Acqua Pubblica sta ottenendo 
risultati sempre maggiori e consistenti. Sempre più sono i comitati che 
si formano e si moltiplicano le iniziative nei diversi comuni a difesa 
degli interessi e della dignità dei cittadini.
Sono migliaia i reclami che i cittadini della provincia di Frosinone 
hanno presentato da diversi mesi contro le fatture illegittime e 
illegali di ACEA ATO5 S.p.A.
Di fronte a questo, il gestore, in chiara difficoltà, continua a non 
rispondere nelle forme i nei modi dovuti limitandosi a porre in essere 
comportamenti intimidatori volti a raccattare il più possibile fondi, 
provocando paura delle persone.
Questo grazie alla consapevole inezia e complicità del Presidente 
dell'Amministrazione Provinciale, avvocato Scalia, della Segreteria 
Tecnica Operativa e di molti dei Sindaci dell'Autorità di Ambito e 
nonostante i pronunciamenti del Garante Regionale (verbale del 8 Luglio 
2008) del CO.VI.RI. (delibera n. 2/2008 del 16/07/2008) e le recenti 
sentenze della Corte Costituzionale (n. 335/2008 - depurazione e 
fognatura) e del Consiglio di Stato (n. 4301/2008 - illegittimità delle 
tariffe retroattive) che confermano in maniera inoppugnabile e 
definitiva le nostre accuse.
Come Coordinamento Provinciale Acqua Pubblica non intendiamo consentire 
che queste situazione prosegua danneggiando cittadini, comuni e 
territorio con il perdurare delle inadempienze.
Intendiamo andare oltre, nei prossimi giorni attrezzeremo i nostri 
sportelli con lettere di messa in mora con le quali i cittadini 
chiederanno ad ACEA la restituzione del "maltolto", cifra che verrà 
determinata attraverso un programma elettronico messo a punto a questo 
scopo.
Di fronte al prevedibile silenzio di ACEA, forniremo agli stessi utenti 
il supporto legale per far si che sia il Giudice ad imporre ad ACEA la 
restituzione delle somme che verranno richieste.
Ancora, richiederemo ad ogni singolo sindaco di conoscere lo stato di 
funzionamento e di efficienza degli impianti di depurazione per giungere 
a richiedere la restituzione delle somme non dovute fa chi nei fatti non 
ha usufruito e non usufruisce del servizio.


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