Acqua, aumenti da gennaio solo per più di 500 litri al giorno
Niente rincari per famiglie con redditi medio-bassi
di Cecilia Gentile
Acqua, dal 1° gennaio arrivano gli aumenti. «Ma saranno contenuti e salveranno le famiglie con reddito medio basso», assicurano Provincia e Comune. «I rincari - spiega Michele Civita, assessore provinciale al Territorio - scatteranno solo oltre un consumo di 150 metri cubi all´anno, che equivale a 500 litri al giorno. Per una famiglia di tre persone, dunque, l´aumento corrisponderà per la sola acqua a 2 euro all´anno, a 7 euro se consideriamo anche la tariffa per le fognature e la depurazione».
«E´ la prima volta - sottolinea l´assessore comunale ai Lavori pubblici Fabrizio Ghera - che gli aumenti vengono differenziati per salvaguardare le famiglie in difficoltà e premiare chi non spreca». Il nuovo piano tariffario verrà presentato stamattina da Nicola Zingaretti, presidente della Provincia e presidente di Ato2, l´Ambito territoriale ottimale che raccoglie i 112 comuni della provincia che trattano con Acea, gestore unico dei servizi idrici. Lo vuole la legge Galli, che per il 2008 impone la revisione delle tariffe per il triennio successivo. «Le proposte - spiega Civita - sono il frutto di un lavoro istruttorio svolto in questi mesi dalla Provincia e dalla segreteria dell´Ato 2 con tutti i 112 comuni della Provincia, compreso il comune di Roma. Come l´assessore Ghera, siamo ottimisti sul buon esito della conferenza».
I rincari, dunque, colpiranno soprattutto le utenze non domestiche, vale a dire bar, ristoranti, aziende agricole, industrie, e saranno distribuiti in tre anni, dal 2009 al 2011. Vediamo come funzioneranno invece con le utenze domestiche. Nessun aumento per le prime due categorie previste dalla bolletta, tariffa agevolata e tariffa base. Nel 2009 aumento del 5,9% per le categorie successive, vale a dire prima, seconda e terza eccedenza. Nel 2010 il rincaro sarà del 2,9% applicato con lo stesso criterio dell´anno precedente. Nel 2011 l´aumento sarà pari all´1,5%, sempre in riferimento alla prima, seconda e terza eccedenza. Secondo una stima della Provincia, con gli aumenti del 2009 entreranno all´Acea almeno 15 milioni di euro. Di più, secondo la stessa azienda. In cambio l´Acea investirà 318 milioni nel prossimo triennio, di cui oltre 200 solo per Roma, per la realizzazione di fognature e depuratori e per servire le zone non allacciate dagli impianti.
Se i rincari saranno gli stessi per tutti, non tutti i comuni pagheranno la stessa tariffa. L´unificazione dei canoni, infatti, è il prossimo obiettivo da raggiungere. Il Codici lo chiede con insistenza. «In provincia - ricorda Ivano Giacomelli, segretario nazionale - sono in vigore 67 tariffe. La conferenza dei sindaci deve provvedere a stabilire la tariffa unica». L´associazione annuncia «azioni di responsabilità nei confronti di tutti i sindaci che non provvederanno ad approvare la tariffa unica. Questa frammentazione, che configura una situazione non conforme alla legge, ormai non trova più alcuna giustificazione». «Il presidente Zingaretti - fa sapere Civita - chiederà ad Acea un tempo certo entro il quale stabilire la tariffa unica».
(05 dicembre 2008)
www.repubblica.it
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