domenica 15 gennaio 2012


Acea Rieti moltiplica i costi per il consumo 
idrico di case ed esercizi commerciali
    


di Pietro Bizzoni
martedì 25 novembre 2008


Rincari a go-go per gli utenti Acea Rieti (concessionario di acqua e depurazione) nel comune di Amatrice. Aumenti oltre il 100% con bollette inevitabilmente raddoppiate per residenti, non residenti ed esercizi commerciali. Una situazione preannunciata sulla bolletta di gennaio scorso; le motivazioni addotte dalla società: «l'aumento dei costi dell'acqua a livello regionale».

Uno scorno per quanti, consapevoli, sanno che i costi delle utenze in Amatrice sono pari a quattro-cinque volte quelle di un utenza romana. Eppure l'acqua che disseta Roma ed il suo hinterland, proviene quasi tutta dalle sorgenti locali e più in generale dalla zona dell'alto Tronto e Velino. Facendo un confronto, ad esempio, con il vicino comune di Cittareale, si scopre che a parità di servizi erogati, il massimo che una famiglia di Pallottini o di S. Croce (ambedue frazioni di Cittareale) può arrivare a spendere per l'acqua, è 120 euro l'anno!

Un prezzo sicuramente forfettario, comunque non basso, certamente più congruo rispetto alle tariffe amatriciane. Tariffe che per una famiglia di 2-4 persone può tranquillamente arrivare ad oltre 300 euro per un'annualità. Bene non se la passano nemmeno gli esercizi commerciali: i bar, ad esempio, arrivano tranquillamente a sborsare anche quattro volte tanto. La "voce di piazza", giustifica questi aumenti esponenziali e retroattivi (ad Amatrice si stanno pagando ora, le bollette per i trimestri 2006-2007) con l'avvenuto blocco, in estate, del depuratore di Casale Bucci; un depuratore, che prima dell'intervento della Procura della Repubblica di Rieti, ha smaltito tranquillamente, e per anni, reflui pericolosi provenienti da tutto il centro Italia.

Un introito per il gestore, derivato dalle "depurazioni" che così è venuto a mancare. Facendo uno+uno si capisce che i guadagni mancati dell'Acea Rieti con la depurazione, sono e saranno coperti in gran parte (se non tutti) dall'aumento per l'acqua potabile. Inaccettabile come situazione, come inaccettabile è l'assordante silenzio dell'istituzione (Comune) e delle sue componenti (maggioranza e soprattutto minoranza). Senza colpo ferire si salassano tutti i cittadini al grido «chi più ne ha... più ne metta». In bolletta!

Qualcosa, comunque, si sta muovendo all'interno della piazza amatriciana; qualche cittadino sospettoso della retroattività delle bollette, pare abbia preso contatti con le associazioni di consumatori per la verifica della regolarità della vicenda. Chissà...

 www.ilgiornaledirieti.it

Nessun commento:

Posta un commento