domenica 15 gennaio 2012


VITORCHIANO, IL COMUNE CONTRO IL 
GESTORE UNICO TALETE



«L’affidamento del servizio a Talete non offre garanzie di economicità, efficienza ed efficacia.

Per cui continueremo a fare da soli. Se poi il Comune dovesse essere commissariato per la mancata adesione alla spa pubblica, noi ci opporremmo in tutte le sedi, dal Tar che alla Corte dei conti». Gemini Ciancolini, sindaco di Vitorchiano in provincia di Viterbo, da oltre un anno in guerra contro la Talete, prosegue indomito l’attività di resistenza e, in vista del Consiglio comunale dell’11 dicembre convocato per il da farsi, ripete che non ha nessuna 
intenzione di cedere alla spa, né le strutture, né la gestione delle risorse idriche. E per motivare il suo netto ”Giù le mani dall’acqua di Vitorchiano”, snocciola alcuni conti per dimostrare che il passaggio a Talete comporterebbe per i cittadini del piccolo centro medievale un aumento dei costi, sia a livello di lavori che, soprattutto, delle tariffe. Ne dà notizia il quotidiano Il Messaggero.
Gli esempi: lavori di installazione di un singolo contatore, 34,24 euro, gestione del Comune, 62,57 euro, gestione Talete; costi per presa idrica fino a 2 chilometri di distanza dalla condotta: gestione del Comune, 86,59 euro, gestione Talete, 592,42 euro.

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