lunedì 2 gennaio 2012

GLI INTRECCI SOCIETARI DI VEOLIA NEL SERVIZIO IDRICO ITALIANO.

Nel marzo e nel novembre 2005 l'Antitrust ha emesso due provvedimenti riguardanti una serie di operazioni di fusione e acquisizione di società operanti nel settore del servizio idrico.
Tali operazioni hanno attuato una precisa strategia di concentrazione, avente come comune denominatore i gruppi Veolia e Pisante; in particolare nel marzo 2005 si sono verificate due operazioni, la prima rappresentata dalla cessione da parte di Enel spa del complesso delle azioni di Enel Hydro, la divisione di Enel operante nel settore idrico; in forza di essa Compagnie Generale des Eaux(Veolia) , ottiene il controllo esclusivo di Enel Hydro.
Nella seconda operazione CGE-Veolia acquisisce il 60% del capitale di Idrosicilia, la società che raggruppa i soci privati di Sicilacque spa.
Sicilacque spa, di cui la Regione Sicilia possiede il 35% del capitale, è la società cui la Regione ha affidato la progettazione realizzazione e la gestione delle opere idriche necessarie all'ammodernamento e al miglioramento del servizio idrico nell'Isola; con la nascita di questa società, il cui controllo (del 65% del capitale) è in mano, a seguito di una gara, ad una associazione temporanea di imprese guidate da Veolia e Enel Hydro, la titolarità dei beni dell'ente acquedotti siciliani è passata alla Regione.
Si coglie l'occasione per far notere che la parte più remunerativa della gestione del servizio idrico integrato è rappresentata appunto dalla attività di progettazione e costruzione delle opere idriche.

Questa operazione di concentrazione avviene in due fasi: nella prima Enel cede a Veolia solo il 20% Idrosicilia, ma trasferisce, in base ai Patti Parasociali, il potere di nomina di 3 consiglieri di amministrazione su 5 (e quindi di fatto il potere decisionale); nella seconda fase, a seguito dell'autorizzazione regionale, Veolia acquisisce un altro 40%, arrivando a detenere il 65% delle azioni di Idrosicilia.
In definitiva il capitale sociale di Idrosicilia risulta così composto:
CGE (Veolia) 65%, Acqua spa (Regione Basilicata) 10%, Siba spa (75% Emit e 25% Veolia) 5%, PT srl 5%, Amitech Spain SA 10%, Emit spa 5%.
Sostanzialmente questa concentrazione azionaria si cristallizza attorno a due gruppi: Veolia che detiene il 65% di Idrolatina, e il Gruppo Pisante, che oltre a detenere la Emit spa, detiene anche 3/4 delle azioni di Siba spa (1/4 è di Veolia).
Passiamo ora alla Calabria, dove il gestore regionale è Sorical spa, una Società a capitale misto, pubblico/privato, cui la Regione ha affidato la gestione,l'approvvigionamento e la fornitura all'ingrosso dell'acqua ad uso potabile sul territorio della Regione Calabria.
Il capitale sociale è detenuto dalla Regione Calabria per il 53,5%, da Veolià-CGE attraverso Enel Hydro per il 46,5%.
Sorical spa ha il mandato di gestire, per un periodo di 30 anni, il complesso infrastrutturale delle "Opere idropotabili Regionali" ed il connesso servizio di fornitura all'ingrosso ai Comuni ed a alcuni altri Enti.
La Regione Calabria ha affidato inoltre a Sorical anche l'attuazione di un articolato piano di investimenti, finalizzato all'integrazione e completamento e all'efficientamento del complesso delle infrastrutture idriche, per garantirne la gestione unitaria.
In sostanza Veolia si occupa nella Regione, attraverso Enel Hydro della progettazione, realizzazione e gestione del complesso delle opere necessarie a controllare il servizio idrico integrato.
Complessivamente Veolia è presente sul territorio nazionale, attraverso attività che vanno dalla gestione del servizio idrico integrato, alla fornitura di altri tipi di servizi, quali la gestione di discariche di rifiuti, o la gestione di inceneritori, fino alla gestione di depuratori, nelle seguenti regioni:
Campania (Ato Caserta), Friuli Venezia Giulia, (Ato di Treviso e provincia di Pordenone), Lazio (Ato4 Latina, Ato2 Roma e Ato1 Viterbo), Liguria (Ato Genova), Marche (Ato Ascoli Piceno),Lombardia (Ato Lecco e Ato Pavia), Piemonte (Ato Cuneo, Ato Torino, Ato Verbania), Sardegna (Ato Sardegna), Sicilia ( Ato Messina e Ato Trapani), Valle d'Aosta (Ato Valle d'Aosta).

Nel novembre 2005 si compie una riorganizzazione aziendale, che vede come protagonisti EMIT spa facente capo al gruppo Pisante, e Veolia Water System (VWS), attraverso l'impresa comune Siba.
A seguito di un aumento di capitale da parte di Siba spa, di cui inizialmente Emit e VWS detenevano una partecipazione paritaria (50%), le due società arrivano a detenere rispettivamente 25% e 75%. Nonostante questo aumento, il numero di consiglieri nominati sarà paritario, e quindi la gestione resterà inalterata, col diritto di veto della Emit sulla nomina dell'amministratore delegato.

L'Antitrust ha ritenuto che il complesso di queste operazioni di concentrazione non sia in grado di "pregiudicare le condizioni concorrenziali esistenti"; CGE-Veolia, per numero di persone servite in Italia e per milioni di metri cubi erogati, essenzialmente nelle regioni del centro nord, con l'eccezione della Campania e della Sicilia, non ha dato luogo ad una posizione dominante nel mercato dei servizi idrici italiani. Ciò trova conferma nel fatto che livello nazionale sono attivi un certo numero di operatori particolarmente qualificati, tra cui Hera spa, Acea spa, CAP Gestione spa,Iride spa, A2A spa, Enia spa.
Considerando sia l'attività di mera sostituzione di un operatore con un altro, nell'ambito delle regioni Calabria e Sicilia, sia quella del posizionamento delle parti rispetto alle concorrenti a livello nazionale, l'operazione di concentrazione in questione non appare in grado di cambiare l'assetto concorrenziale dei mercati rilevanti.
Tali attività quindi, a giudizio dell'Antitrust, "non rafforzano una posizione dominante sui mercati interessati, tale da ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza".
E' tuttavia fuori discussione che nel giudizio dato dall'Antitrust, non viene tenuto in debito conto, nè il fatto che Veolia gestisce indirettamente attraverso Enel Hydro, che è il partner tecnico di Sorical, il servizio idrico in Calabria, a partire dalla progettazione e dalla realizzazione delle opere ideiche, nè tanto meno viene tenuto conto che Veolia gestisca Acqualatina sia direttamente, detenendo l'86% delle azioni di Idrolatina srl ( la parte privata di Acqualatina), che indirettamente tramite Siba spa (di cui il 75% del capitale è appunto di Veolia).
Per quanto riguarda la Sicilia poi, Veolia gestisce Idrosicilia,e quindi Sicilacque, sia direttamente detenendo come si è visto il 65% di Idrosicilia, che attraverso Siba, la quale è per l'appunto posseduta al 75% da Veolia.
In tutte queste operazioni finanziarie, in cui Veolia Envirinment ha proceduto ad una massiccia acquisizione di titoli di imprese operanti nel mercato dei servizi idrici italiani, nella maggior parte dei casi essa si è trovata ad operare assieme al Gruppo Pisante; da ciò si deve trarre la conclusione che la famiglia Pisante, ed il suo gruppo, da tempo impegnato nel mercato dei servizi dell'igiene ambientale, dalla Lombardia, al basso Lazio, alla Campania e alla Sicilia, passando per la Calabria, sia stato eletto dal gruppo francese, come partner commerciale, in vista di una precisa strategia di espansione in terra italica, avente per oggetto oltre che la gestione dell'acqua anche quella dei rifiuti.


 Claudio Meloni Attac Italia

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