Gli elettori di Akron dicono no
alla privatizzazione dell'acqua.
Tara Lohan Alternet 5 novembre 2008
Il risultato di uno dei quesiti referendari (numero 8) a cui gli elettori di Akron nell'Ohio hanno votato durante le elezioni presidenziali americane, rappresenta un argomento vincente nella lotta contro la privatizzazione dell'acqua.
L'amministrazione municipale della cittadina americana ha deciso di affidare la gestione del servizio idrico e di quello fognario, inclusa la manutenzione, ad una società privata, ma ha deciso anche di subordinare questa decisione al giudizio dei cittadini. E la cittadinanza ha detto no. La stragrande maggioranza degli abitandi di Akron ha infatti votato per mantenere il controllo pubblico del sistema idrico, ovvero ha votato no al quesito 8.
Gli elettori della cittadina statunitense hanno compreso come una gestione privata del loro servizio idrico avrebbe comportato un aumento dei costi, un peggioramento della qualità del servizio ed una cattiva manutenzione; essi hanno invece votato si al quesito numero 9, con il quale si subordina la privatizzazione di qualsiasi servizio pubblico locale ad un referendum consultivo con la cittadinanza.
"La bocciatura del quesito numero 8 è stata una vittoria per la gestione pubblica dei servizi locali"sostiene Greg Colleridge, direttore dell'Economic Justice and Empowerment Program.
Il significato del voto al quesito numero 9, l'obbligo del referendum in caso di privatizzazione, è che gli elettori di Akron vogliono avere una voce in capitolo sul futuro della loro acqua, e di tutti gli altri servizi municipali. Anche i cittadini di Akron hanno deciso di seguire quel movimento di cittadini e associazioni che a livello nazionale ed internazionale considera i servizi pubblici locali una ricchezza insostituibile delle comunità, e in quanto tali, essi devono essere tutelati e non venduti o dati in gestione a grandi multinazionali, il cui interesse è rivolto esclusivamente ai loro azionisti.
Wenonah Hauter il direttore del Water Watch Executive sostiene che se il quesito numero 8 fosse passato, il servizio fognario sarebbe stato gestito da un privato per ben 99 anni, una cosa che non si è mai verificata negli Stati Uniti e che avrebbe fatto diventare gli abitanti della cittadina statunitense delle cavie da esperimento...
La privatizzazione non è la cura per adatta per assicurare la riparazione della rete fognaria o di quella idrica.
I risultati relativi all' 86% delle gestioni idriche pubbliche in tutti gli Stati Uniti, mostrano chiaramente una maggiore efficienza con costi minori per i contribuenti. Al contrario i costi delle gestioni delle multinazionali dei servizi sono molto più alti e i guadagni di efficienza vanno tutti a vantaggio degli azionisti. In effetti il 14% delle gestioni idriche statunitensi sono private, e il tasso di remunerazione dei costi applicato agli utenti va dal 13 al 50%, molto superiore rispetto alle gestioni pubbliche.
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