domenica 15 gennaio 2012



ATO 5 FROSINONE, IL COVIRI BOCCIA GLI AUMENTI SUI QUALI 
SI ERA PRONUNCIATO IL TAR LAZIO

Una conclusione in parte attesa ma non senza conseguenze. Il Coviri, il Comitato di Vigilanza sulle Risorse Idriche, con delibera del 2 dicembre ha ritenuto illegitti gli aumenti tariffari deliberati dall’Ato 5 Frosinone che avevano portato negli scorsi mesi ad un confronto piuttosto duro tra Ato e Comitato. Oggetto della controversia, gli aumenti tariffari stabiliti dall’Ato che, ad avviso del Coviri, violerebbero i limiti di incremento disposti dall’attuale Metodo Normalizzato (limiti fissati al 5%). Per il Comitato di vigilanza, gli aumenti deliberati dall’Ato avrebbero natura retroattiva, in violazione del “principio di irretroattività dell’azione amministrativa e del principio di legalità che vieta di incidere unilateralmente sulle situazioni soggettive del privato”.
L’Ato, dal canto suo, ha sempre sostenuto che gli aumenti tariffari erano stati determinati dal necessario recupero di maggiori costi sostenuti dal gestore (Acea Ato 5), subentrato nel servizio nel 2006, pari a 10,7 milioni e senza violazione alcuna del principio di irretroattività.
Sulla medesima questione, nel mese di ottobre 2008, si era già pronunciato il Tar Lazio, Sezione di Latina, che con propria sentenza aveva dichiarato inammissibile il ricorso proposto da un’Associazione di Consumatori che lamentava i medesimi vizi denunciati da ultimo con il provvedimento amministrativo del Coviri.
Ora, l’Ato 5 ha un mese di tempo per ripristinare la tariffa secondo i rilievi del Coviri; oppure può ricorrere nuovamente al Tar.

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