martedì 4 giugno 2013

Acqua. Acea Ato2: aumentano gli utili, ma crollano gli investimenti. La ripubblicizzazione rimane l’unica soluzione sensata!

 

Roma, 4 giugno 2013 – I dati che indicano come la gestione privata dell’acqua non sia nell’interesse della collettività questa volta non arrivano dai cittadini in lotta da anni per l’acqua pubblica, ma dalla stessa Segreteria Tecnica Operativa di Acea Ato2 (Ambito territoriale ottimale), in una lettera inviata ai vertici di Acea e ai sindaci di Roma e Provincia riuniti nell’Ato 2.



Nonostante gli azionisti di Acea gioiscano per l’aumento dei dividendi, che nel 2012 sono ammontati a circa 64 milioni di euro, gli investimenti nel settore idrico sono stati ampiamente inferiori a quelli programmati (140 milioni a fronte dei 202 previsti), e sono destinati a scendere ancora nel 2013. Tutto ciò mentre sul territorio dell’Ato2 i depuratori continuano a essere dichiarati fuori legge e per l’emergenza arsenico si cercano soluzioni adoperando fondi pubblici.
A che cosa serve allora la presenza dei privati nell’acqua? Sicuramente ad arricchire il portafoglio di pochi, a scapito della salute e degli interessi di molti. I “molti” in questo caso rappresentano davvero la maggioranza dei cittadini di Roma, ovvero i 1.238.000 di Sì per l’acqua bene comune che ai referendum di giugno 2011 hanno dichiarato di volere i privati fuori dalla gestione dell’acqua.
La ripubblicizzazione del ramo idrico di Acea è quindi giusta, urgente e praticabile, come dimostra, bilanci alla mano, lo studio eseguito dal coordinamento romano acqua pubblica, che mette in luce il perverso meccanismo per cui gli utili della gestione dell’acqua vengono interamente assorbiti dalla multinazionale Acea, di cui Acea Ato2 SpA è una controllata, causando il cronico indebitamento di quest’ultima. LINK
Per ribadire questo concetto fondamentale, il prossimo 12 giugno, giorno del secondo “compleanno” della vittoria referendaria, i cittadini di Roma saranno in piazza S.Cosimato insieme, tra gli altri, al Professor Stefano Rodotà.

http://www.recommon.org

 

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