Articolo 43 Cost. A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.
lunedì 16 gennaio 2012
Vota SI al referendum!
Appello nazionale per il SI al referendum contro la cessione del 40% di azioni dell'Aimag ai privati L'acqua è un bene naturale e un diritto umano universale. La disponibilità e l'accesso individuale e collettivo all'acqua potabile devono essere garantiti in quanto diritti inalienabili ed inviolabili della persona. L'acqua non è un bene infinito. Per questo va risparmiata, curata, distribuita, garantendo la migliore qualità possibile al costo più basso possibile. Nessun soggetto privato ha interesse a limitare il proprio guadagno per l'interesse della collettività, lo dimostrano migliaia di esperienze in Italia, in Europa e nel mondo. Solo una gestione interamente pubblica e partecipata dalle cittadine e dai cittadini, può garantire basse tariffe, risparmio idrico e una gestione partecipata dalla popolazione. La gestione del ciclo dei rifiuti è da tempo fonte di guadagni enormi e di speculazione. Il caso di Napoli è davanti agli occhi di tutti. Ma anche qui da noi si dimostra che le gestioni interamente pubbliche hanno elevati livelli di raccolta differenziata e introducono il porta a porta come strumento idoneo a ridurre in maniera drastica il carico dei rifiuti indifferenziati, mentre le gestioni miste, vedi Hera a Modena, non solo hanno un basso livello di raccolta differenziata, ma chiedono anche il raddoppio dell'inceneritore forti di quella vera e propria truffa pagata da tutti noi che risponde al nome di CIP 6 (incentivi statali a chi brucia rifiuti nei termovalorizzatori). Aimag, su quel versante, sta avendo ottimi risultati, perché cambiare? Il risparmio energetico è diventato centrale in tutte le discussioni sul futuro del nostro pianeta. Più se ne parla e più aumenta il consumo di energia e il livello di emissioni nell'aria. Sappiamo che gli enti locali da soli non sono in grado di fermare questa deriva, ma sappiamo anche che solo la mano pubblica può intervenire per fermare questa tendenza e predisporre un piano di riconversione energetica del territorio, a partire dagli edifici già esistenti, che porti a un risparmio drastico nei prossimi anni. Anche in questo caso la domanda che ci poniamo è la seguente: che interesse ha un privato che entra nella gestione delle reti gas a produrre politiche di efficienza e di qualità se il suo guadagno è nel risparmio di mano d'opera e nel basso livello di manutenzione? Negli ultimi anni, molte amministrazioni hanno riportato questi servizi sotto una gestione interamente pubblica, in Italia come nel resto del mondo. Ultima la municipalità di Parigi che ha cacciato le due più grosse multinazionali dell'acqua, Suez e Veolia (entrambe francesi) con la motivazione che di ridare ai parigini un servizio di qualità a un costo basso. Per questi motivi invitiamo le cittadine e i cittadini di Novi di Modena, gli immigrati, i ragazzi delle scuole superiori, a votare SI al referendum su Aimag del 15 Febbraio, per impedire la privatizzazione del 40% della società.
Promotori: Comitato per il SI al referendum
Adesioni: PRC-SE Federazione di Modena,
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento